Quella che si è tenuta domenica 25 novembre a Davoli Marina è stata la seconda edizione del Laboratorio Educatori, l’idea nasce dalle Equipes diocesane di Azione Cattolica (settore ragazzi e giovani) per porre l’accento su quanto sia importante la figura dell’educatore e quanto difficile e impegnativo sia da ricoprire questo ruolo.

Per affrontare il tema e analizzare la figura dell’educatore, molto preziosa è stata la collaborazione e la testimonianza degli ospiti che sono intervenuti e che hanno deciso di raccontare e mettere in discussione le loro esperienze.

L’apertura dei lavori è stata affidata ad Alessio ed Alessandra Rauti che condividendo la loro esperienza di genitori della piccola Sofia hanno voluto sottolineare come la strada di un educatore sia sempre ricca di domande e di dubbi sulla scelta più giusta da prendere. L’unica risposta corretta è quella data con amore, quella che mette al centro di tutto l’affetto nei confronti dei più piccoli.

Subito dopo è stato il turno dei ragazzi dell’Associazione VIP Catanzaro, che svolgono il loro servizio facendo clown therapy nelle corsie dell’ospedale Pugliese. Un compito difficile che mette in prima linea delle sensazioni molto forti ed un bravo clown deve essere in grado di superarle, proprio per questo hanno sottolineato come per loro sia molto importante la fase di formazione e gli allenamenti periodici nei quali imparano nuove tecniche di animazione e di autocontrollo.

Anche il mondo dello sport è un mondo che oltre a divertire ed entusiasmare i più piccoli si pone il compito di trasmette dei valori, questo è stato il messaggio di Pierino Lo Guzzo, che da anni lavora per la Federazione Italiana Giuoco Calcio come volontario. La sua testimonianza ha sottolineato come il carattere ed i valori  che si trasmettono siano la prima palestra per un atleta a livello agonistico.

A concludere i lavori della mattina sono stati Iolanda Tassone in veste di educatrice A.C.R., Angela Campo come educatrice per il settore Giovani e Don Ferdinando Fodaro, che ha messo a fuoco l’aspetto educatoriale nella vita di un sacerdote.

Nel pomeriggio invece i partecipanti, provenienti da diverse parrocchia della diocesi e da diverse realtà associative, sono stati impegnati in un vero e proprio laboratorio. Si sono infatti cimentati in una simulazione di programmazione delle attività all’interno della loro parrocchia. Un cammino formativo, soprattutto con i più piccoli, non può essere improvvisato, ma necessita di uno studio attento e di un traguardo ben definito, come ormai da anni il Centro Nazionale di Azione Cattolica sottolinea nelle sue guide formative.

Il laboratorio educatori si è dimostrato nuovamente un occasione per conoscere diversi carismi educativi e quindi un momento formativo che pone sul confronto con gli altri la sua base, tutto questo a poche settimane dal convegno nazionale Educatori “Collaboratori della vostra gioia. La passione di educare insieme” che si è tenuto a Roma dal 14 al 16 dicembre.

Un appuntamento di Azione Cattolica anche questo, più che mai nel solco del cammino della Chiesa Italiana, che ha dedicato il decennio in corso all’educare alla vita buona del Vangelo. Gli educatori dell’Acr e del Settore Giovani di Ac vogliono – infatti – continuare ad accogliere la sfida dell’essere prossimo e ridire con forza l’impegno e la bellezza della scelta educativa, a partire dalla ricchezza della nostra storia associativa e per poter costruire insieme il bene comune.

L’Azione Cattolica ha voluto sottolineare anche attraverso questo Convegno che il servizio educativo prima di essere frutto di competenza, tecnica e metodo, è questione di relazione, di dono e di cuore. Una passione quella di educare che si concretizza nella libertà e nella gratuità disinteressata del servizio a tutti coloro che ci vengono affidati per la crescita e la formazione di ciascuno. Una scelta, quella dell’educatore, di essere al servizio degli altri – in particolare dei più piccoli – per e con Dio, che solo trasforma la vita e plasma l’umanità orientandola alla gioia piena.

“Collaboratori della vostra gioia. La passione di educare insieme” ha voluto essere, inoltre, un’occasione per guardare all’educazione non tanto come a un’emergenza quanto a un impegno a prendersi cura della vita di ciascuno in ogni tempo e in ogni situazione, e per verificare e riflettere sul nostro essere educatori esigenti, testimoni della fede, esperti in umanità e appassionati della Chiesa di Cristo.