Si è svolto a Firenze l’incontro nazionale dei Presidenti e Assistenti unitari diocesani dell’Azione Cattolica. Un’occasione, per i numerosi responsabili di Ac provenienti da tutta Italia, per confrontarsi e riflettere insieme sugli Orientamenti triennali dell’associazione e per riproporre all’attenzione di tutti la questione antropologica e il nuovo umanesimo che, nei suoi vari aspetti, costituisce il tema centrale del prossimo Convegno ecclesiale nazionale che si terrà a Firenze nel 2015.
La preparazione al prossimo convegno ecclesiale ha raggiunto l’apice durante un momento pubblico che si è svolto proprio nel capoluogo fiorentino, presso la Basilica di Santa Croce, nella mattinata di sabato 20 settembre 2014. Dopo la Celebrazione eucaristica presieduta dal card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, è seguito l’incontro “In Cristo Gesù il nuovo umanesimo. L’Azione cattolica verso il Convegno ecclesiale nazionale”, con gli interventi e i contributi di don Massimo Naro (“Un nuovo umanesimo per il nostro tempo”), mons. Timothy Verdon (“Educare l’umano attraverso l’arte”),Massimo Muratore, (“Servire l’umano attraverso l’accoglienza”), Simone Esposito (“Mostrare l’umano attraverso l’associazione”). I lavori sono stati moderati da Maria Gabriella Pennino Presidente diocesana dell’Ac di Firenze.
Per l’Ac diocesana di Catanzaro – Squillace hanno partecipato Francesco Chiellino e Don Pantaleone Greco rispettivamente Presidente diocesano e Assistente Unitario dell’Ac diocesana.
Il Presidente Nazionale dell’Ac Matteo Truffelli ha sottolineato che come Associazione si vuole contribuire ad un’esperienza di discernimento comunitario qual è quella del convegno ecclesiale. La città di Firenze, con la sua arte e la sua cultura umanistica, è simbolo della grandezza dell’uomo che si lascia illuminare dalla grandezza di Dio. L’Ac – ha detto Truffelli – è in profonda sintonia con gli obbiettivo del convegno che protende la Chiesa a un confronto serio, vero e responsabile con tutti gli uomini per un incontro tra spiritualità profonda e ricerca libera e autentica dell’universo.
L’autoreferenzialità di cui si è ammalato l’uomo, per il rifiuto di confrontarsi con Dio, ha generato un umanesimo secolarizzato. Tale tentazione riguarda anche la Chiesa. Si rimane stretti tra natura e cultura senza rendersi conto che l’uomo è più che natura, è più che cultura, è … SPIRITUALITA’. Occorre ricollocare l’umanità dell’uomo a un livello alto attraverso la scoperta dell’umano partendo dal vissuto di Cristo nella consapevolezza però che il Cristianesimo non rappresenta compitamente ed esclusivamente il nuovo umanesimo. L’umanesimo autentico o è concreto o diventa ideologia. E’ necessario un umanesimo dei volti che concretamente significa il volto del mio vicino di casa del mio medico, del metalmeccanico, del netturbino, del collega di lavoro o del disoccupato. La fatica che ciascuno deve fare è vivere nel volto dell’altro senza far prevalere se stesso.
Le periferie esistenziali, di cui parla Papa Francesco, non dobbiamo vederle come limiti che ci intristiscono ma come soglie da valicare per aprirci a Dio e all’umanesimo autentico fatto di amore Cristiano.
L’incontro fiorentino ha voluto essere un primo contributo dell’Azione cattolica al percorso di preparazione a questo importante appuntamento della Chiesa italiana, e al quale l’Ac vuole contribuire in modo intenso, appassionato e competente. Anche per questo l’Associazione ha costituito, in tutte le diocesi d’Italia, delle delegazioni che rifletteranno sui temi del Convegno ecclesiale e successivamente prenderanno parte ai lavori di Firenze.
Francesco Chiellino