Care amiche e cari amici di AC,
mentre decido di scrivervi queste righe, in occasione della Quaresima 2014, ho nella mente il clima fraterno e gioioso con cui abbiamo vissuto l`assemblea elettiva domenica 23 febbraio c.a.
In quell’occasione, ho invitato ogni delegato a rinnovare la sua adesione all`AC con entusiasmo e passione, la stessa con cui fin da bambini ognuno di noi aderisce a questa meravigliosa realtà, figlia prediletta della Chiesa ed esperienza autentica di fede cristiana: l’Azione Cattolica Italiana!
Alberto Marvelli, testimone che la nostra associazione diocesana conoscerà in maniera approfondita durante questo tempo, era un battezzato che ha compreso, proprio nell`alveo dell`Azione Cattolica, che la fede non è semplicemente un insieme di verità da credere o un atteggiamento etico da condurre, ma che avere fede in Gesù Cristo significa soprattutto mettersi in cammino per incontrarlo, fare esperienza intima e forte della sua vita e del suo amore, testimoniarlo condividendo la nostra vita con i fratelli.
Essere un cristiano di Azione Cattolica significa aver preso coscienza del dono e del compito ricevuto il giorno del nostro Battesimo: essere figli di Dio e fratelli di ogni altro uomo; l’incontro col Signore crocefisso e risorto che si trasforma in gioia e amore per la vita, un cammino da fare conformando la nostra vita a immagine della vita del Figlio di Dio.
Ecco cosa significa essere soci di AC: essere pienamente coscienti della responsabilità che la fede cristiana ci consegna. Una fede che va vissuta prima che professata, una fede che si manifesta non solo durante la liturgia della Chiesa ma che diventa un impegno da vivere nella realtà quotidiana; in famiglia come a lavoro, per strada o nei luoghi dove esercitiamo la nostra cittadinanza, nei giorni di festa o nei momenti della prova.
Essere cristiani cattolici a trecentosessanta gradi, in ogni aspetto della nostra esistenza; sapendo trasformare con la nostra originalità ogni realtà in luogo sacro dove si manifesta il Regno di Dio. Professando senza paura l’amore a Cristo e alla Chiesa; impegnandoci per la giustizia e per la pace, per la salvaguardia della vita e del creato.
Cari associati, la Quaresima di quest’anno liturgico A è un’occasione propizia per riflettere sulla nostra fede e sull’esigenza che questa ha di essere vissuta concretamente nelle vicende della nostra storia personale. La liturgia domenicale, infatti, approfondisce il dono del Battesimo per condurci al giorno di Pasqua pienamente consapevoli che attraverso la Sua morte e la Sua resurrezione noi abbiamo ricevuto in dono la Salvezza diventando figli di Dio.
Vogliamo, incamminarci con Cristo attraverso la via della Croce, incontralo e fare esperienza del suo donarsi per noi e così diventare testimoni della sua Resurrezione per le strade del mondo.
Quaresima è poi il tempo della preghiera, del sacrifico (digiuno) e dell’azione (carità) i pilastri su cui si sviluppa la nostra spiritualità. Permettetemi, da fratello, di consegnarveli aiutandovi a viverli in maniera responsabile:
Preghiera: cerchiamo di partecipare quotidianamente alla celebrazione Eucaristica; troviamo un tempo ogni mattina per ascoltare la Parola di Dio del giorno facendola risuonare attraverso il silenzio nel nostro cuore. È quello l’impegno quotidiano da vivere che il Signore ci sta consegnando.
Sacrificio: impegniamoci a rinunciare a qualcosa (un programma televisivo – un giudizio affrettato – una pausa di troppo dal lavoro – un piacere non sempre ordinato – un po’ del nostro tempo personale – ecc.) mortificando la nostra volontà cresceremo nella libertà rispetto alle cose e alle persone. Trasformiamo il nostro sacrificio in carità.
Azione: essere cristiani significa saper stare accanto ai poveri e ai sofferenti, agli infelici e ai vari bisogni degli uomini; servire è questa la testimonianza che c’è chiesta.
Io sono accanto a ciascuno di voi con l’affetto e la preghiera, m’impegno a scrivervi ogni settimana offrendovi una riflessione per la Quaresima ma soprattutto per crescere insieme nell’amicizia e nella fede; vorrei anche venirvi a visitare nelle vostre parrocchie per conoscervi e spezzare con voi la Parola che Salva. Fin da ora vi invito a non mancare il 6 aprile alla nostra giornata di spiritualità, la mattina conosceremo Albero Marvelli e il pomeriggio vivremo il ritiro di Quaresima.
Affidiamoci all’Amore di Dio, chiediamogli di riempire il nostro cuore di Speranza e di Consolazione, cresciamo nell’amicizia e “facciamo bene l’Azione Cattolica”.
Vi benedico e vi abbraccio uno ad uno.
Serra San Bruno 27 febbraio 2014
in Cristo
Sac. Ferdinando Fodaro
Assistente diocesano degli adulti di AC